Dichiarato lo stato di calamità in Veneto: danni stimati per oltre 1,5 milioni di euro
La Regione Veneto ha dichiarato lo stato di calamità a seguito del violento nubifragio che ha colpito il territorio regionale. I danni stimati superano i 1.500.000 euro, interessando principalmente la rete viaria provinciale e diversi edifici scolastici.
Il maltempo ha provocato esondazioni, allagamenti e frane nelle aree di Castelfranco Veneto, Asolo, Castelcucco, Monfumo, Loria, Fonte, Maser, Castello di Godego, Cornuda, Crocetta del Montello, Nervesa della Battaglia, Riese Pio X, Villorba, Silea, Casale sul Sile, Roncade, San Biagio di Callalta e Ponte di Piave. Le esondazioni dei fiumi Muson e Avenale hanno causato notevoli danni, specialmente all’Istituto Ipsia Galilei di Castelfranco Veneto, chiuso il 17 e 18 maggio, e al Maffioli ex ospedale, dove gli archivi e le aree dei server informatici sono stati allagati.
Il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha ringraziato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per la dichiarazione dello stato di calamità, evidenziando l’urgenza della situazione: “Stiamo vivendo una situazione di grave emergenza. Solo per l’ondata di maltempo degli scorsi giorni i danni sono ingenti, ora siamo preoccupati per l’evoluzione nelle prossime ore.”
Le autorità locali, insieme alla Prefettura, Protezione Civile e Vigili del Fuoco, sono impegnate nelle operazioni di messa in sicurezza e ripristino delle condizioni normali. I tecnici della Provincia stanno effettuando ricognizioni per valutare una stima precisa dei danni, mentre si attendono ulteriori avvisi di criticità idrica e idrogeologica.
Il presidente della Provincia ha invitato i cittadini a fotografare eventuali danni subiti e a seguire le comunicazioni ufficiali: “Rinnovo l’appello a tutti i cittadini della provincia di Treviso di fotografare eventuali danni subiti, essere prudenti, evitare gli spostamenti, soprattutto nelle aree critiche, e di prestare la massima attenzione alle comunicazioni da parte delle Istituzioni e delle Autorità.“
Per ulteriori aggiornamenti sulla situazione e sulle misure adottate, restate collegati ai canali ufficiali della Regione Veneto e della Provincia di Treviso.
