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UN LIBRO RICORDA IL SOLIGHESE DON ALFONSO DONADEL (sabato 9 novembre – Arzeri di Salgareda)

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Il ricordo è il tessuto dell’identità.” Nelson Mandela

Per ricordare il solighese Don Alfonso Donadel, sabato 9 novembre alle 17 ad Arzeri di Salgareda – presso la Cantina Vigna Dogarina verrà presentato il volume “Umili, Attenti e Devoti. Don Alfonso Donadel parroco di Arzeri. Cenni storici sulla parrocchia di San Lorenzo in Bidoja” (La Piave Editore)          

L’autore è l’appassionato di storia locale Otello Drusian, nativo di Fossalta Maggiore.

Nato il 4 aprile 1914 a Soligo e morto il 6 aprile 2004 nella Casa Papa Luciani di Santa Lucia di Piave, dov’era ospite da alcuni anni, Don Alfonso Donadel è un figlio speciale della terra del Quartier del Piave, del paese di Soligo di cui conservava i più bei ricordi d’infanzia e da dove partì giovanissimo per il Seminario diocesano. Ordinato sacerdote nella Cattedrale di Vittorio Veneto nel 1939, fu prima cappellano a Campodipietra, Chiarano e Bibano, quindi parroco a Stabie, nel bellunese, dal 1948 al 1957, e poi da allora e fino al 1998, per più di quarant’anni, guida pastorale dell’amatissima Arzeri, in comune di Salgareda.                    

A rendere il volume un esempio di tenero ricordo, le storie inedite e la raccolta delle fotografie di famiglia che, con entusiasmo, sono state incluse grazie alla collaborazione del nipote omonimo residente a Soligo, Alfonso Donadel, e della figlia Elisabetta. A testimonianza del legame inscindibile di stima e di affetto con il loro congiunto sacerdote, pastore d’anime che ha sempre portato in vita il senso profondo delle sue radici e della sua appartenenza alla comunità solighese.

Il programma dell’evento, per il  battesimo dell’ultima pubblicazione di Drusian – che ha già firmato libri recenti apprezzati sulle vicende e i personaggi importanti della zona opitergina e mottense – prevede il saluto dell’amministrazione comunale di Salgareda e della direzione della Cantina di Campodipietra, e a seguire gli interventi dell’autore, di Marco Zabotti, direttore scientifico del “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”. L’Istituto Diocesano, infatti, ha avuto il piacere di patrocinare l’iniziativa editoriale.

“In questo volume, che rende omaggio alla figura e all’opera di don Alfonso Donadel –  scrive nella presentazione Marco Zabotti – leggiamo la caparbia, paziente, indomita ricerca e la volontà di Otello Drusian di raccontare la vita di un sacerdote straordinario per la sua fede e la sua umanità, che ha saputo essere fra la sua gente testimone credibile della duplice fedeltà a Dio e ai fratelli, costruttore di comunità, rigoroso ministro della Chiesa e dei suoi precetti e allo stesso tempo intelligente e convinto innovatore in ambito pastorale.                                                                                                             

Continua lodando i “..tanti episodi, mille racconti, fatti vissuti che diventano memoria di don Alfonso e memoria di Arzeri, con un paese che si ritrova a condividere, a sollecitare il passato, a far uscire dalle menti e dai cuori la vita piena che fu e che ritorna in questo volume  con la sua capacità feconda di dire quello che eravamo un tempo, in semplicità, e che oggi ci ritroviamo ad essere perché figli di quella storia incancellabile”.  “Umili, Attenti e Devoti” è un libro necessario: la storia esemplare di un sacerdote che incontra, guida e ama (amatissimo) la piccola parrocchia di Arzeri, nella  bassa diocesi di Vittorio Veneto, diventa emblema e paradigma di quanto significhi la fede cristiana che dà senso, sale, luce e lievito alla vita delle persone, si fa compagna di strada, fontana del villaggio, esperta in umanità. Grazie a queste pagine, oggi, siamo tutti più lieti, uniti e riconoscenti”.                   

Da sottolineare il contributo di Maria Teresa Tolotto, responsabile dell’archivio e del museo del Duomo di Oderzo – coordinati  da Claudio Rorato – che con la sua sapiente e assidua consulenza storica, e la sua grande passione per la bellezza degli archivi, ha coadiuvato l’autore nella ricostruzione minuziosa delle vicende riguardanti nei secoli l’antico sito della parrocchia di San Lorenzo in Bidoja, oggi scomparso.

Sarà letto anche un messaggio di saluto del Vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo.                                                         

L’evento per la prima uscita pubblica del libro su don Donadel rappresenta di fatto il prologo della manifestazione “Viaggio nel sacro tra Piave e Livenza. Fede, arte e musica nelle chiese del territorio”, promossa dall’Istituto “Beato Toniolo”,  che nella giornata di domenica 10 novembre vedrà l’apertura di dieci luoghi sacri nell’area opitergina e mottense con la presenza e l’accoglienza di operatori culturali’                                                         

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Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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