Conegliano – Valdobbiadene – Un nuovo progetto valorizza il paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio UNESCO, con l’installazione di pannelli esplicativi sotto i 16 cannoni antigrandine attivi sul territorio. L’iniziativa, realizzata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco in collaborazione con il Condifesa TVB, mira a raccontare la storia e il valore identitario di questi strumenti, legati indissolubilmente alla viticoltura locale.

Una storia rurale da scoprire

“Abbiamo voluto raccontare una storia che parla di identità rurale e che appartiene profondamente alla nostra comunità”, spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione. I pannelli, disponibili in tre lingue, sono posizionati vicino ai cannoni per offrire a turisti e residenti una chiave di lettura inedita del paesaggio. Sei di questi si trovano lungo il Cammino delle Colline del Prosecco, arricchendo l’esperienza escursionistica con un tassello di cultura contadina.

cannoni antigrandine sono una tradizione che affonda le radici nell’Ottocento: nel *1899* fu fondato a Conegliano il primo consorzio per la difesa dalle grandinate, in un’area già allora votata alla viticoltura. Oggi, nella zona tra Valdobbiadene, Farra di Soligo e Vidor, sono attivi 16 impianti, gestiti da volontari e controllati da remoto tramite un’app dedicata.

Come funzionano? Tra scienza e tradizione

Alti circa 10 metri, i cannoni sono composti da un tubo metallico con una camera di scoppio alla base. Il loro funzionamento si basa sulla detonazione di gas, che genera un’onda d’urto ogni 18-20 secondi, teoricamente in grado di interferire con la formazione della grandine. Nonostante l’assenza di evidenze scientifiche sulla loro efficacia, questi strumenti rimangono un simbolo della resilienza delle comunità viticole.

Sono parte della nostra storia”, sottolinea Montedoro. “Raccontarli significa preservare un patrimonio immateriale che parla di difesa del territorio e adattamento climatico”.

Un’eredità che resiste

Sebbene la tecnologia moderna offra soluzioni più avanzate, i cannoni antigrandine restano una presenza iconica nel paesaggio veneto, specchio di un legame secolare tra uomo e natura. Il progetto dei pannelli non solo ne celebra il valore culturale, ma invita a riflettere sul futuro di un territorio che unisce tradizione e innovazione.


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Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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