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Caro prezzi: il 30% degli italiani non può permettersi le ferie

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In Italia e in Europa, le ferie stanno diventando un lusso a cui sempre più lavoratori non possono permettersi di accedere. Secondo l’ultimo report di Eurostat, il 30,75% dei lavoratori italiani e uno su cinque in Europa non potranno godersi una meritata pausa estiva a causa di problemi economici.

La ragione principale di questa situazione è l’aumento dei costi delle vacanze, soprattutto dei pacchetti turistici. Il prezzo medio di un pacchetto di almeno 4 notti ha raggiunto i 2.967 euro, segnando un significativo incremento rispetto al 2018. In Italia, il costo medio si attesta a 1.319 euro, una cifra ritenuta eccessiva per molte famiglie. Ancora più allarmante è il fatto che in 14 Stati su 27 dell’UE, il costo di una vacanza supera lo stipendio mensile di un lavoratore con salario minimo.

Di fronte a questa difficoltà, molte famiglie si trovano costrette a ricorrere a prestiti per concedersi qualche giorno di riposo. Nel secondo trimestre di quest’anno, la domanda di prestiti per le vacanze è aumentata dell’83,3% rispetto al periodo precedente, rappresentando il 2,2% del totale dei prestiti erogati. Questo dato evidenzia la precaria situazione economica in cui versano molti cittadini italiani, poiché un cittadino su tre è costretto a rinunciare alle ferie o ad indebitarsi per goderne.

Tuttavia, il caro vacanze non è l’unico problema che i cittadini italiani devono affrontare. Il prezzo dei carburanti e delle bollette della luce è in costante aumento. Secondo le stime dell’ARERA, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole sarà di circa 1.150 euro, segnando un aumento del 7,3% rispetto all’anno precedente. La benzina self-service ha raggiunto la cifra massima di 1,88 euro al litro e 0,78 euro per il GPL, superando i valori dell’anno precedente.

Le cause di questo incremento dei prezzi dei carburanti includono scorte ridotte di prodotti raffinati negli Stati Uniti e la chiusura di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia. Inoltre, l’interruzione del taglio delle accise dal 1° gennaio 2023 ha contribuito a un aumento generalizzato dei prezzi. Questa situazione rende il risparmio ancora più difficile e cruciale, soprattutto per coloro che stanno pianificando di andare in vacanza.

Fronteggiando questa realtà, la Confederazione europea dei sindacati (Ces) ha lanciato un appello all’Unione Europea e ai governi nazionali, chiedendo di porre fine alla crisi del costo della vita mediante l’adozione di tasse straordinarie sui super profitti e aumenti salariali adeguati. La situazione è complessa, ma è giusto ricordare che preservare il diritto al riposo e al divertimento, costituisce un diritto fondamentale per la qualità della vita e il benessere sociale.

Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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