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L’Istituto “Beato Toniolo” apre la Chiesa Arcipretale di Cison: alto gradimento del pubblico

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La Chiesa è grande perché ognuno ci sta dentro a modo proprio (Leonardo Sciascia)

Grazie ai suoi operatori culturali, l’Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei santi”, domenica 11 agosto 2019, nell’ambito della Rassegna 2019 “Artigianato Vivo” , ha aperto la chiesa madre di Cison, accogliendo i tanti visitatori e illustrando la bellezza dell’architettura e delle opere d’arte conservate nell’edificio sacro, pregevole esempio tra i più ammirati nella diocesi vittoriese.                                            

Il successo dell’evento è stato tale che le visite sono proseguite ben oltre l’orario previsto di chiusura, fino a pochi minuti prima delle 20: le persone continuavano ad arrivare, grazie ad un passaparola virtuoso. Non solo visitatori locali, provenienti da varie parti del Veneto, ma anche dal vicino Friuli Venezia Giulia.       

Un risultato sorprendente, ottenuto grazie al valore dell’accoglienza che il team degli esperti culturali è in grado di padroneggiare sapientemente, mettendo a proprio agio ogni tipo di visitatore. Senza banalizzazioni, ma attraverso spiegazioni competenti e puntuali. Credere nel pubblico e nella sua “sete di conoscenza” si è rivelata, dunque, una mossa vincente.                               

E’ stata un’esperienza molto bella e stimolante – hanno commentato in gruppo gli operatori culturali volontari del “Beato Toniolo” –  che ci ha permesso di incontrare molta gente, di ogni età, veramente interessata a conoscere simboli religiosi, elementi artistici  e caratteristiche  storiche del prezioso edificio. Sono stati dialoghi positivi ed efficaci di fede, cultura e umanità, con un riscontro in termini numerici di visitatori superiore ad ogni più rosea aspettativa. Addirittura, diverse persone attendevano di entrare ben prima delle 15, orario prefissato per l’inizio delle visite”. 

Le referenti cisonesi Tiziana Zanon e Lisa Affabris, insieme a Bruna Follador, Renato Checchinato e Giovanni Granzotto sono stati all’opera per tutto il tempo a disposizione dei gruppi di visitatori per guidare i passaggi in chiesa, attraverso colloqui, spiegazioni e anche l’ausilio di postazioni video, con filmati dedicati proprio all’importante chiesa cisonese. Con loro anche Maria Teresa Tolotto, direttore dell’archivio e del museo parrocchiale di Oderzo, impegnata nella condivisione di documenti e libri sul famoso pittore di Cison, Egidio Dall’Oglio. Non poteva mancare, il direttore scientifico del “Beato Toniolo”, Marco Zabotti, reduce, la sera precedente, dalla presentazione, a Dolo (Venezia), del suo libro sul Santo Giuseppe Toniolo, spirito illuminato su cui si fonda la filosofia dello stesso Istituto Diocesano.  

Si conferma, dunque, il successo del percorso dell’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” per la promozione  sul territorio Unesco di cultura, spiritualità, arte e bellezza, attraverso l’impegno del gruppo di operatori culturali volontari, salutati nell’occasione di Cison, all’avvio delle visite di domenica pomeriggio, dall’assessore alla cultura Cristina Munno, soddisfatta per la collaborazione messa a punto in Artigianato Vivo. Presenti anche agli altri rappresentanti dell’amministrazione Da Soller e della Pro Loco cisonese, e lo stesso parroco don Adriano Sant.                                                                                                                                   

Intanto la direzione scientifica dell’Istituto, insieme al nuovo coordinamento dei volontari, è al lavoro per mettere in cantiere le proposte del mese di ottobre – novembre, sempre a Cison il 6 ottobre con il Touring Club e in altre parrocchie della zona,  e poi nell’opitergino mottense domenica 10 novembre, insieme al nuovo corso di formazione da realizzare nell’autunno – inverno 2019.    

Un ricco carnet di appuntamenti, ad ingresso libero, per continuare a (ri)scoprire il nostro ricco patrimonio culturale. 

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Sofia Facchin

Freelance nell'ambito della comunicazione e content writer, con il pallino della promozione territoriale, collabora con diversi enti, fra cui l'Associazione Musicale "Toti dal Monte" e la formazione musicale "Piccola Orchestra Veneta", di Solighetto (Tv).  Attualmente è  impegnata nello sviluppo del progetto personale "Proprio Dietro Casa", finalizzato alla valorizzazione del Veneto, non solo come meta turistica, ma anche come "luogo dell'anima". Sofia coltiva la passione per i Paleoveneti, dalla cui sapienza antica trae spunti per itinerari e riflessioni sul mondo che la circonda.

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