REFRONTOLO – A quasi undici anni dal disastro del Molinetto della Croda, che causò la morte di quattro persone nella notte del 2 agosto 2014, tra cui Luciano Stella, la vicenda giudiziaria si riapre. Gli eredi della vittima hanno avviato una nuova causa civile contro il Comune di Refrontolo, la Pro Loco locale e alcuni ex membri del consiglio direttivo dell’associazione.

La tragedia avvenne durante la “festa dei omi”, organizzata in un tendone collocato vicino al corso del torrente Lierza, che esondò travolgendo l’area dell’evento.

La famiglia Stella aveva già promosso una causa civile nel periodo immediatamente successivo all’accaduto, chiedendo un risarcimento di circa 2,5 milioni di euro. Quella procedura si era interrotta quattro anni fa per motivi formali: alla morte di uno dei convenuti, Silvano Antoniazzi, ex vicepresidente della Pro Loco, non fu presentata richiesta di riassunzione del processo.

Nel processo penale conclusosi nel 2020, tutti gli imputati erano stati assolti dalle accuse di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. La sentenza aveva chiuso, almeno formalmente, la vicenda giudiziaria penale.

Oggi, però, una nuova citazione in giudizio è stata notificata a Comune e Pro Loco. A darne notizia è il sindaco di Refrontolo, Mauro Canal:

«Si tratta di una nuova causa civile mossa nei confronti del Comune, della Pro Loco e di alcuni dei suoi membri, alcuni dei quali oggi non ci sono più e quindi sono coinvolti moglie e figli».

La nuova azione legale prevede una richiesta di risarcimento danni pari a circa 1,8 milioni di euro. Il sindaco Canal ha espresso dispiacere per il riemergere della vicenda, evidenziando l’impatto umano e comunitario:

«Mi spiace non tanto per l’aspetto economico, quanto per quello umano: Comune e Pro Loco vengono fatti rimpiombare in questo incubo».

Il Comune ha già conferito incarico a un legale per la difesa, analogamente a quanto fatto in occasione del precedente procedimento. Anche la Pro Loco e le persone coinvolte, comprese quelle chiamate in causa in qualità di eredi, adotteranno lo stesso percorso. La prima udienza è prevista a settembre presso il Tribunale di Treviso.

Il riavvio del contenzioso riporta l’attenzione su una delle vicende più dolorose per la comunità di Refrontolo, con risvolti ancora aperti a distanza di oltre un decennio.

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Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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