Un’opera monumentale che unisce arte, territorio e memoria collettiva
Un simbolo per la comunità
Con l’inaugurazione ufficiale dell’opera Volontà di Credere, avvenuta nel parco della Villa dei Cedri, Valdobbiadene rende omaggio a Simon Benetton, uno dei più significativi scultori del secondo Novecento italiano. La scultura, già visibile da tempo all’ingresso del paese, nel cuore della rotatoria tra via Erizzo e via Campazzi, è ora diventata formalmente un’icona dell’identità locale.
Monumento scultoreo alto quasi dieci metri e dal peso di sei tonnellate, espressamente voluto e dedicato alla città e ai suoi abitanti dal maestro del ferro, Simon Benetton di Treviso, dopo oltre un decennio di lavoro, ha finalmente trovato il suo posto nel paesaggio urbano.
«La scultura monumentale – ha spiegato Artur Valerio – si sviluppa attorno a un nucleo centrale da cui si diramano cinque ‘V’, ciascuna associata simbolicamente a un concetto fondante dell’identità locale e universale: vite, vita, vino, Veneto, Valdobbiadene.»
Inaugurazione con le istituzioni
Alla cerimonia, svoltasi a un anno dalla posa dell’opera, hanno partecipato numerose autorità civili, tra cui il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, l’assessore regionale Federico Caner, il consigliere provinciale Claudio Sartor, il sindaco di Treviso Mario Conte, e diversi rappresentanti delle amministrazioni limitrofe.
Il sindaco Fregonese ha espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno reso possibile l’installazione, ricordando anche l’ex sindaco Bernardino Zambon: «Vedere l’arte che si esprime in questo modo rappresenta un invito per gli artisti a realizzare le loro opere a Valdobbiadene. Il maestro Benetton era fortemente radicato nel territorio e questa scultura è un grande regalo fatto a tutti noi».
Un messaggio condiviso anche dal consigliere Sartor, secondo cui “Volontà di Credere” può diventare uno stimolo per altre amministrazioni a promuovere l’arte nello spazio pubblico.

Arte, vino e giovani
La giornata ha visto anche la presentazione del Tesoro di luce, un cofanetto a numero limitato, contenente una riproduzione in scala della scultura in Oro o Argento e una bottiglia di vino pregiato unica e irripetibile, a sottolineare l’unione profonda tra arte e territorio vinicolo. Il tutto autenticato e certificato tramite un sigillo in blockchain.
Coinvolti anche i più giovani: gli studenti della scuola di fumetto Wonderland Comics di Treviso hanno realizzato illustrazioni ispirate alla scultura, esposte sulle vetrine dei negozi del centro. Un progetto partecipativo che rafforza il legame tra cultura visiva, comunità e formazione.
Una volontà che guarda al futuro
“Volontà di Credere” non è soltanto un monumento. È, come ha ricordato Artur Valerio, «una dichiarazione di intenti che intreccia memoria, appartenenza e aspirazione». Un’opera che vuole rappresentare la forza del territorio veneto, la sua vocazione al lavoro e alla bellezza, e soprattutto la capacità di guardare avanti con fiducia.
Per scoprire di più sull’opera e sul maestro Simon Benetton, è possibile visitare il Museo a lui dedicato presso la Fondazione Valerio a Treviso.
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