Dall’America all’Asia, passando anche per l’Italia, la filiera del gioco pubblico e legale, gioca un ruolo importante anche per quanto riguarda l’attrazione e la ricezione turistica. Diamo uno sguardo ai numeri.

Un tocco di intrattenimento, un pizzico di attrazioni tradizionali, magari con un po’ di lusso, esperienze culturali e gastronomia. La ricetta dell’influenza del gioco sul turismo, in fondo, è tutta qui. Ed è una ricetta di successo, che rappresenta un tipo di turismo in grade ascesa che guarda sia agli appassionati che ai semplici interessati.

Infatti, i casinò hanno infatti ridefinito il turismo, offrendo esperienze uniche a livello di intrattenimento che riescono ad attrarre un pubblico ampio e diversificato, basti pensare al caso di Las Vegas, dove oltre al gioco troviamo spettacoli famosi in tutto il mondo, ristoranti stellati, centri di shopping di lusso, resort e alberghi a 5 stelle. Una filiera che genera profitti importanti e che, soprattutto, offre lavoro. Tutto merito delle esperienze integrate, che riescono ad andare oltre i semplici tavoli da gioco: basti pensare alle attività connesse come spa, golf, cinema o tanto altro. Attrazioni che rendono queste destinazioni perfette per un target molto ampio e variegato.

Lo ha sottolineato anche la sociologa Marta Soligo, che si è occupata del tema della diversificazione dell’offerta turistica a Las Vegas. “La città è diventata una delle capitali americane, per non dire mondiali, del turismo sportivo – ha spiegato in questa intervista – Già prima c’erano le scommesse sportive, ora ospitiamo la Formula 1, il Super Bowl, abbiamo delle squadre ma non solo, Las Vegas attrae turismo anche per fare sport: camminate, bicicletta, percorsi nel deserto, arrampicate, attrazioni naturali incredibili”. Ma spostiamoci in Asia, precisamente a Amaca, ex colonia portoghese che non a caso viene chiamata la Las Vegas dell’Est. Se nella città del Nevada il 30% dei guadagni arriva dai casinò, qui la percentuale arriva addirittura al 95%. Un volano di sviluppo su cui le amministrazioni stanno provando a mettere le mani, offrendo anche parchi acquatici e concerti, trasformando così Macao in una vera e propria capitale del tempo libero e dell’intrattenimento.

Non solo Las Vegas e Macao, un discorso simile si può fare anche in casa nostra, precisamente a Venezia. Tra le città più belle della nostra penisola, quella sulla laguna è anche una destinazione significativa per il turismo legato al gambling grazie al Casinò di Venezia, fondato nel 1638 e presente con addirittura due sedi, una nel centro storico e l’altra nella parte moderna della città. Si tratta del casinò più antico del mondo e negli ultimi anni ha sviluppato un’offerta di un’esperienze uniche che riescono a combinare storia e gioco d’azzardo con una vasta gamma di giochi in un ambiente lussuoso.

Pensate a quante persone vanno a Venezia per il casinò e poi girano per i ristoranti, vanno per musei, soggiornano negli hotel. L’impatto del casinò, così facendo, è veramente forte e va a integrarsi perfettamente nell’offerta turistica. I casinò insomma cambiano il turismo. E, in fondo, cambiano anche un po’ sé stessi.

Di Sergio Capretta

Presidente e direttore responsabile di Valdo Tv, Organizzazione Giornalistica Europea Giornalista indipendente. European Journalist GNS Association - International News Agency Esperto nel settore dei media online e videomaking. Esperto in editing non lineare, social media, video, Web e programmazione.

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